Partite IVA, da luglio addio alla scheda carburanteLa voce del commercialista

Dal 01-07-2018, come stabilito dalla legge di bilancio 2018, i soggetti titolari di partita IVA dovranno dire addio alla cara, vecchia, scheda carburante.
Con l’obiettivo di contrastare l’evasione, detta Legge ha fissato un principio semplice, ma di grande impatto per la vita quotidiana di migliaia professionisti e imprese: le spese di carburante per autotrazione diventeranno, infatti, deducibili solo se sostenute tramite carte di credito, carte di debito o carte prepagate.
Da detta data si eliminerà la scheda e i timbri dei Distributori di carburante, dando grande spazio alla moneta elettronica.

I soggetti titolari di partita IVA non potranno più dedurre il costo relativo all’acquisto di carburante, né detrarre la corrispondente imposta sul valore aggiunto utilizzando il semplice contante, ma solamente la fatturazione elettronica.

Ma non è solo questo.

Dallo 01-07-2018, infatti, la Legge prevede che gli acquisti di carburante dovranno essere obbligatoriamente documentati con la fattura elettronica: nella pratica e ogni qualvolta si effettua un rifornimento a soggetti titolari di partita IVA, è onere del Distributori di carburante emettergli la fattura elettronica.

Infine e sempre dal 01-07-2018, è prevista l’introduzione di un credito d’imposta pari al 50%, del totale delle commissioni addebitate per le transazioni effettuate con sistemi di pagamento elettronico. Il credito d’imposta sarà utilizzabile solo in compensazione tramite modello F24, a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione

Claudio CONTI

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