Obbligo di indicazione di origine in etichetta: ora anche per grano, pasta e risoLa voce dell'avvocato

A partire da metà febbraio, grazie a 2 decreti ministeriali e a decorrere da 180 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale dell’agosto 2017, è diventato obbligatorio per l’OSA (Operatore Sicurezza Alimentare) indicare sull’etichetta l’origine di prodotti quali grano, pasta e riso, più precisamente l’obbligo definitivo è scattato il 16 febbraio per il riso e il 17 febbraio per la pasta.

Grano duro e pasta – DIM 113552/2017
Il decreto interministeriale prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia indichino obbligatoriamente in etichetta:

  • Paese di coltivazione del grano, cioè nome del Paese nel quale il grano viene coltivato;
  • Paese di molitura, cioè Paese in cui il grano è stato macinato per ottenere la semola.

Se il grano è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, per esempio in Italia, si può scrivere: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”.
Se queste fasi avvengono in più Paesi, si può indicare a seconda della provenienza: Paesi UE, Paesi non UE, Paesi UE e non UE.

Riso – DIM 113532/2017
Il decreto interministeriale prevede l’obbligo di indicazione di:

  • Paese di coltivazione;
  • Paese di lavorazione;
  • Paese di confezionamento.

Se le tre fasi si svolgono nello stesso Paese, si può scrivere “Origine del riso: Italia”.
Se invece avvengono in territori diversi, si può indicare a seconda dei casi: Paesi UE, Paesi non UE, Paesi UE e non UE.

Considerazioni generali
Dai risultati di una recente consultazione pubblica online sulla trasparenza delle informazioni in etichetta dei prodotti agroalimentari, pubblicata sul sito del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e a cui hanno partecipato oltre 26.000 cittadini, è emerso che l’85% tra questi ritiene importante conoscere l’origine delle materie prime, per questioni legate al rispetto degli standard di sicurezza alimentare.

I 2 decreti interministeriali anticipano la completa attuazione del Regolamento UE 1169/2011 e mirano a una sempre maggiore trasparenza e sicurezza per i consumatori, nonché a una maggiore tutela dei produttori e del made in Italy (estratto da dichiarazione del Ministro MARTINA).

Il percorso è iniziato il 20-04-2017 con l’entrata in vigore del DM del 09-12-2016 sull’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima utilizzata per la produzione del latte e dei prodotti lattiero-caseari.

Le paste di semola di grano duro e il riso immessi sul mercato o etichettati secondo le disposizioni vigenti prima del 12-02-2018 potranno comunque essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte.

Claudia BLANDAMURA

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